Avevo grandissime aspettative da questo piccolo quaderno che vi illustrerò tra poco. Per chi come me ha un occhio attento allo spreco di carta e studia all’università, pensavo potesse essere una grande rivoluzione per il mio approccio allo studio; la realtà dei fatti è che sono più i contro che i pro di questo quaderno, che però rimane davvero un oggetto interessante. Diciamo che per chi ne fa un uso prettamente legato al mondo dello studio, probabilmente non è la cosa più conveniente di questo mondo. A distanza di diversi mesi di utilizzo, posso finalmente dirvi cosa ne penso COS’È IL ROCKETBOOK e COME FUNZIONA? Il rocketbook, in breve, non è altro che un semplice quaderno con fogli plastificati che permette di scrivere (con una particolare tipologia di penne), salvare e successivamente cancellare tutto quanto con un semplice panno bagnato d’acqua. Una volta completata la vostra pagina, tramite l’app dedicata (disponibile per qualsiasi dispositivo), potrete scannerizzare tutto ciò che avete scritto e salvarlo sui principali portali Cloud (Dropbox, Drive, iCloud ecc). UNBOXING In confezione troviamo semplicemente: - Quaderno - Penna nera - Panno in microfibra - Breve manuale di istruzioni UTILIZZO (in ambito universitario) Sono uno studente universitario, di conseguenza utilizzo moltissima carta per scrivere praticamente ogni giorno. Cercavo un oggetto che mi permettesse di scrivere nel modo più normale possibile senza però sprecare un’infinità di carta. Di conseguenza ho deciso di provare questo rocketbook, e per quanto l’entusiasmo iniziale fosse davvero alle stelle, ben presto si è spento e mi sono reso conto che per quanto sia bello e affascinante, per un’utente come me non è il massimo. Parliamo subito col dire che risultano molto comode la presenza di diverse “categorie” tramite le quali è possibile mandare una certa scansione in un determinato posto. Mi spiego meglio; all’inizio del quaderno, è presenta una pagina con 7 simboli diversi che ritroverete anche in basso ad ogni pagina. Facendo una semplice croce con la penna, quando farete la scansione, quella particolare pagina verrà salvata in una particolare posizione che deciderete voi. Se per esempio deciso di assegnare al simbolo “mela” la materia “fisica” e decido di creare una cartella su Google Drive collegata a questo simbolo tramite l’app, ogni volta che farò una scansione ad una pagina con la “croce sulla mela”, il file verrà mandato direttamente sul Drive. Vi assicuro che è più facile a farsi che a dirsi. Fin qui tutto bellissimo, però ci sono state diverse cose che mi hanno dato un po’ fastidio nell’utilizzo quotidiano. Primo tra tutti la questione delle penne, della scrittura e della qualità delle scansioni. Che approfondirò successivamente La vera rottura però è dover cancellare tutto quanto una volta riempito il quaderno. C’è da dire che si può cancellare anche con la gomma presente su ogni penna, però sottolineo che questa cosa a lungo andare, ROVINA molto la superficie plastica dei fogli; diciamo che se cancellate spesso con la gomma delle penne, vi ritroverete dei segni neri che non riuscirete più a far andare via. Come dicevo, una volta riempito il quaderno, dover mettersi li con il panno bagnato e lavare tutto il quaderno, è davvero snervate e richiede tantissimo tempo, in quanto ogni pagina deve anche asciugarsi prima di essere girata. SCRITTURA Diciamo che la sensazione che si ha quando si scrive, ricorda molto la scrittura su vetro, in quanto l’inchiostro delle penne è a gel e la superficie di fogli è molto liscia. Quello che però da veramente tanto fastidio è che, essendo appunto gel, richiede quei 10 secondi di asciugatura; di conseguenza, se dovrete cancellare subito o semplicemente passarci sopra con la mano, rischierete di fare un mega casino. Per non parlare banalmente di utilizzare un righello per tirare una linea dritta. QUALITÀ DELLE SCANSIONI Qualità delle scansioni ottima se pesa sotto un punto di vista di risoluzione, visto che parliamo di 8000x6000; un po’ meno invece se parliamo di qualità vera e propria e pulizia dell’immagine. Per quanto sia stato attento a pulire nel migliore dei modi ogni pagina, quando faccio le scansioni, mi ritrovo sempre un po’ di disturbo nelle immagini, come dei puntini neri sparsi qua e la. PENNE COMPATIBILI Le penne compatibili con questo quaderno sono le classiche penne cancellabili che usavo io alle elementari: le FRIXION. Anche in questo caso ci sarebbe da fare un bel discorso, nel senso che per quanto questo dispositivo sia a contro lo spreco di carta, c’è da dire che in fatto di plastica siamo messi male. Ogni penna si scarica con una velocità impressionante; io ho utilizzato la penna nera per scrivere praticamente ogni pagina e alla fine del quaderno (ovvero 32 pagine dopo) ho dovuto comprare delle cartucce di riserva perché si era scaricata. 32 pagine possono sembrare molte, ma vi garantisco che per uno studente universitario sono una miseria, soprattutto se in sessione d’esame. Il costo di 4 penne diverse è di 10€ e un set di 9 cartucce di ricarica (per un singolo colore) è di 13/14€… tutti conti che vanno a sommarsi al prezzo di vendita di questo Rocketbook PRO - Risparmio carta - Versatilità nella gestione delle scansioni - Leggero e portatile CONTRO - Scrittura rognosa - Cancellatura - Scansioni con immagini sporche - Penne e prezzo Insomma che dire, il Rocketbook è davvero un oggetto interessante, ma dopo l’entusiasmo iniziale, comincia a diventare un oggetto un po’ limitante e scomodo. Di conseguenza non mi sento di consigliarlo troppo ad uno studente universitario (o per lo meno non uno che studia ingegneria meccanica come me). L’utilizzo più consono secondo me, sarebbe come semplice quaderno di appunti veloci. Grazie per l’attenzione Riccardo